Finalmente sono arrivate le tanto agognate vacanze. Dopo mesi di preparazione, tra acquisti dei biglietti aerei, voli interni, prenotazioni di hotel e bungalow sulla spiaggia, la valigia è chiusa, direzione Indonesia. Io e Laura decidiamo di viaggiare leggeri: i nostri trolley non arrivano a 10 kg, ma tra costumi, parei, camicie e abiti in lino, abbiamo tutto quello che ci serve per stare comodi e freschi lungol’itinerario che ci siamo prefissati. 

 

 

 

 

Atterriamo a Sumatra, a Banda Aceh, città risorta dalle sue ceneri dopo il disastro dello tsunami del 2004, e iniziamo il nostro itinerario con qualche tappa meno conosciuta ma non per questa degna di essere visitata.Passiamo da Medan, scarichiamo i bagli a e ci mettiamo comodi: bermuda e camicia in lino Xacus, bianca per riflette i raggi del sole, viste le temperature piuttosto calde dell’isola. Una delle attrazioni degne di nota dove decidiamo subito di dirigerci è il Lago Toba, di origine vulcanica, dove vive una comunità protestante famosa in tutto il mondo per la sua accoglienza. Infatti, noleggiamo una moto e ci mettiamo in sella, dopo appena 15 minuti ci ritroviamo in mezzo a un corteo: un matrimonio a cui veniamo immediatamente invitati, vietato rifiutare. Dopo la cerimonia, a casa del pastore, la moglie insegna a Laura come preparare il golden fish, uno dei piatti tipici del luogo, da mangiare rigorosamente con le mani. Che esperienza!

Partendo in bus da Yogyakarta è stata la volta di un altro sito pazzesco, il tempio diBorobudur, monumento buddhista Mahāyānarisalente circa all’800 d.C. e patrimonio dell’Unesco. Sveglia all’alba perché i cancelli aprono alle 4.30, una ventina di minuti per salire in cima e godere di una vista mozzafiato e di un senso di pace impossibili da dimenticare.

Vista la spiritualità del luogo Laura sfoggia la sua mala artigianale insieme al suo completo in lino Xacus: una camicia con collo alla coreana dei colori della terra e shorts stampati a fiori. Era perfettamente in sintonia con i colori del luogo mistico e ancora intatto.

Sono riuscito a convincere Laura a trascorre tre giorno dentro la giungla di Kerinci Seblat e vivere i tempi della natura insieme a un gruppo di indigeni locali, tra liane, oranghi, tigri, scimpanzè e la fitta vegetazione della giungla tropicale. Non è stato facile, anche perché ci siamo beccati un paio d’ore di pioggia nel corso di uno dei trekking che ha alzato il livello di difficoltà del percorso, ma di certo è stato affascinante.

 

 

 

 

 

L’arcipelago incontaminato di Karimunjawa

 

 

Dopo un’esperienza così intensa, il nostro più grande desiderio è quello di andarci a rilassare tra le acque cristalline dell’arcipelago di Karimunjawa, fino a 35 anni fa ancora sconosciuto, composto da 27 isole, la maggior parte delle quali ancora prive di energia elettrica: un vero paradiso incontaminato. 

Pronti via! Si va a Java, volo da Sultan SyarifKasim Iialle 07.10 per atterrare a Jakarta, da cui prendiamo un volo interno per Semarang.

Esausti per il lungo viaggio eccoci finalmente a Pulau Karimunjawa. Non vediamo l’ora di cambiarci e infilarci nei nostri look preferiti: la mia camicia stampa fiori di Xacus, comprata apposta per queste vacanze meravigliose, mentre Laura è più bella che mai nel suo abito di lino azzurro. Abbiamo passato la sera con una cena itinerante al mercato del pesce di AlunAlun, tra le caratteristiche bancarelle avvolte dal fumo dei barbecue dove puoi scegliere il tuo blu o red fishda fare alla griglia in pochi minuti. Ma anche crostacei, frutti di mare appena pescatie noodles: ci si siede nei tavolini dentro il campo da calcioadiacente.

L’indomani mattina siamo partiti dal molo ovest, quello vicino al mercato notturno, per raggiungere le isole di Menjangan Besar e Menjangan Kecil, con una barca di gruppo e pranzarepranzare tutti sulla spiaggia di Gleyang. I paesaggi sono incantevoli e i fondali ancora incontaminati, di una bellezza rara. Sento ancora il sapore del cocco fresco appena raccolto dalla palma che gli accompagnatori locali ti aprono davanti agli occhi per dissetarti