Active - Storia di una camicia dai super poteri

 

Quello che una volta sarebbe stato parte di una storia di pura fantascienza, oggi ha preso forma. Una camicia con un’estetica tradizionale e accattivante porta con sé le caratteristiche di una maglia sportiva super performante. Ha superato ogni test di stress, temperatura e resistenza, e risponde alle esigenze di uomini e donne sempre in movimento, i cui confini tra la vita professionale e il tempo libero diventano sempre più sottili, come i look che richiede il loro stile: ibrido – tra elegante e leisure – comodo e intercambiabile. La risposta è Active Shirt – formula vincente di casa Xacus – che a dire il vero rappresenta anche “la domanda”, se lo guardiamo dal punto di vista del mercato, perché la camicia Active piace a tutti, e sarà questo uno dei motivi per cui continua a portare, due volte l’anno, nuove versioni di sé, più belle e sempre più performanti. 

 

 

 

 

Visione, innovazione, tecnica e italianità

 

Un percorso visionario, quello di utilizzare una fibra proveniente dall’activewear – creato in origine per fabbricare i primi paracadute – diventi materia prima per un capo senza tempo, emblema del classic style come la camicia. I risultati dell’active sono, però, frutto di una ricerca effettuata con dedizione e costanza, per il cui utilizzo sono stati sperimentati e messi appunto nuovi metodi di confezionamento che hanno addirittura richiesto modifiche sulle macchine da cucire della sartoria.  Questa particolare poliammide, che prima di diventare una camicia Xacus deve riposare stesa su lunghi tavoli per 48 ore (proprio come una lenta lievitazione) diventa una super fibra resistente alle pieghe, che non assorbe l’umidità, si lava a basse temperature e non ha bisogno di essere stirata.

 

 

Estetica sostenibile 

 

Posto che le basic bianche e celesti, le super glam blu e nere, sono pezzi imprescindibili del guardaroba genderless, sono gli effetti denim, spinati, mélange, le nuove tinte mat sofisticate e contemporanee che uniscono a quegli aspetti legati a un tema di praticità senza pari, il desiderio di collezionarle tutte, anche perché rappresentano un esempio in cui estetica ed etica si compenetrano perfettamente. La poliammide di queste camicie, infatti, è ricavata da reti da pesca raccolte dai fondali marini che l’azienda Aquafil trasforma in Econyl, insieme ad altri materiali di scarto, contribuendo a ridurre, in questo modo, il materiae inquinante sul nostro pianeta ed impattando al minimo sull’ambiente durante il suo ciclo di produzione: basti pensare che per produrre una t-shirt in cotone sono necessari 2700 litri d’acqua, per confezionare una active shirt solo 60.